L’approccio dell’online collaboration

Collaborare e condividere

Il corso di online collaboration, inserito nell’offerta del programma europeo Generation 0101 e finalizzato alla formazione dei partecipanti ai team operativi della Social Hackathon di Foligno (6-10 luglio), si concentra sugli strumenti di collaborazione digitale. La possibilità di lavorare contemporaneamente su uno stesso contenuto e in tempo reale è una delle opportunità offerte dalla dimensione web, insieme all’approccio di condivisione tramite social media.

Il docente Matteo Piselli ci spiega come ha adattato il programma fornito da Generation 0101 alle esigenze della sua classe e alle caratteristiche del contesto di Foligno: “Avevo un programma già definito, proposto da Generation 0101, che ho cercato di seguire, anche se è stato ampiamente arricchito perché i contenuti erano leggermente datati, o comunque sviluppati per un ambito non italiano. Nel nostro caso, il territorio di riferimento  – e in particolare questo contesto di Social Hackathon – è molto localizzato, quindi gli strumenti di collaborazione online sono diversi e, comunque, implementati in modo diverso”.

L’online collaboration è la pratica che permette di utilizzare gli strumenti di internet per collaborare con persone anche lontane e quindi realizzare progetti a distanza. In vista dell’Hackathon, in cui la componente social sarà molto forte, gli studenti del corso si sono concentrati innanzitutto sullo sviluppo della collaborazione finalizzata alla produzione di contenuti. Utilizzando gli strumenti propri dell’online collaboration, hanno imparato a gestire e creare contenuti condivisi, da inserire nei social network.

Gli iscritti al corso erano già preparati: raccogliendo commenti e considerazioni, è emerso che, in generale, gli strumenti di base dell’online collaboration erano noti; tuttavia, il corso ha insegnato a incanalarli principalmente all’ambito social e a perfezionare le abilità precedenti in questa direzione.

Marco, per esempio, lavora già in ambito informatico e grazie al corso ha scoperto strumenti di condivisione dell’attività che potrebbero essere utili anche in ambito professionale. “Le nostre competenze sono un po’ diverse da quelle dei programmatori o di chi sviluppa app, quindi ancora non sappiamo esattamente in che modo saremo impiegati nell’Hackathon”, racconta Marco. “Io ho superato anche il test di inglese durante l’incontro di presentazione del progetto e potrò quindi partecipare all’Hackathon di Cipro”.

Secondo quanto riportato dagli iscritti al corso, il social media manager o il social media marker sono solitamente un po’ carenti per quanto riguarda l’aspetto grafico. Grazie al corso, per molti è stato così possibile perfezionare le proprie competenze a partire da quelle già possedute a livello basilare.

Cosa pensano i ragazzi delle possibilità di applicare in futuro i contenuti delle lezioni in ambito lavorativo? Michele, che ha già avuto qualche esperienza in questo campo, si rapporta con lucidità al suo contesto di riferimento: “Foligno è una realtà piccola e il percorso lavorativo in questo campo è un po’ da costruire rispetto ad altre città; ma se una persona ha le capacità e la voglia di fare, anche in un contesto più piccolo può fare la sua strada”.